Gli stati alterati di coscienza, secondo la definizione dei ricercatori finlandesi Jung, Buruk e Hamari, sono un termine che comprende i sogni, l’ipnosi, la meditazione, le esperienze mistiche e trascendentali, nonché le esperienze extracorporee e di pre-morte. Il recente articolo degli autori presenta un’analisi della ricerca esistente in merito a questi stati.
Essi suddividono gli stati alterati di coscienza nelle seguenti categorie:
– spontanei (sogni, esperienze di pre-morte)
– indotti fisicamente (condizioni ambientali estreme, fame, dieta, sesso e orgasmo, esercizi di respirazione)
– indotti psicologicamente (vari tipi di ipnosi e meditazione)
– causati da malattie (coma, epilessia, disturbi psicologici)
– derivanti dall’assunzione di varie sostanze
Secondo gli scienziati, tali esperienze spesso richiedono anni di pratica spirituale o l’uso di sostanze psichedeliche che possono essere dannose per la salute. Oggi per ottenere sensazioni simili, assistiamo alla comparsa di metodi tecnologici, in primis la realtà virtuale.
L’emulatore di sogni lucidi VR, ad esempio, permette agli utenti di vedere pseudo-sogni lucidi senza dormire realmente. È curioso come a volte i videogiochi vengano descritti come in grado di indurre uno stato alterato di coscienza, poiché si differenziano notevolmente dal consueto stato di veglia, dando ai giocatori la libertà dai vincoli spazio-temporali della realtà.
Quale di questi stati avete sperimentato?
L’articolo è stato pubblicato nell’ottobre 2022 negli atti della conferenza NordiCHI ’22: Nordic Human-Computer Interaction Conference.