Il termine “paralisi del sonno” (SP) è stato citato per la prima volta nei documenti di un medico olandese, nella storia clinica di un paziente risalente al 1664. Questo fenomeno è stato anche definito “incubo”. Per molto tempo, la SP è stata collegata alla visita notturna di un demone o di un’altra creatura malvagia. Questi dati sono forniti da ricercatori indiani: Ganguly, S. Ghosh, Banerjee, Alam e R. Ghosh.
Come ricordano gli autori, al momento della SP il sognatore diventa parzialmente cosciente nella fase REM del sonno. Secondo varie fonti, fino al 40% della popolazione sperimenta questo fenomeno. I principali fattori che vi contribuiscono sono modelli di sonno malsani, stress e depressione. Gli scienziati notano che i sintomi della SP si manifestano nella schizofrenia, nel disturbo bipolare e nella narcolessia. Si ipotizza anche che la paralisi del sonno possa essere genetica: se un gemello sperimenta la SP, è molto probabile che il secondo gemello faccia altrettanto.
Poiché questa condizione si verifica a causa dello stress, dell’ansia e della mancanza di sonno, gli antidepressivi e la terapia cognitivo-comportamentale sono comunemente raccomandati per il trattamento della paralisi del sonno. Tra i possibili farmaci, gli autori elencano lo yokukansan (una medicina a base di erbe prescritta per l’Alzheimer e il Parkinson), la duloxetina (usata per trattare la depressione e l’ansia), la venlafaxina (usata per ridurre la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, le fobie sociali e ripristinare l’interesse per la vita quotidiana) e altri ancora.
I ricercatori danno anche consigli su come affrontare la SP senza farmaci:
– Dormire a sufficienza (6-8 ore)
– Evitare l’assunzione di alcaloidi e di alcolici la sera
– Dormire in una stanza buia e silenziosa
– Praticare il rilassamento prima di andare a letto
– Stabilire uno stile di vita sano
Siete mai stati trattati per la paralisi del sonno?
L’articolo è stato pubblicato nel febbraio 2023 sull’International Journal of Pharmaceutical Sciences and Research.
I farmaci e le piante possono avere effetti collaterali e devono essere utilizzati solo in consultazione con un medico. Questo articolo non richiede esperimenti indipendenti.