I medici neozelandesi, guidati da Banerji Antara, hanno pubblicato uno studio su un caso di una donna di 78 anni che ha subito un intervento chirurgico. Dopo la procedura, ha aperto gli occhi, tossito, mosso le braccia ed è stata trasferita all’unità di terapia intensiva. La sua frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e i livelli di ossigeno sono rimasti stabili, ma non ha risposto ai segnali verbali. Le sue pupille reagivano alla luce, ma il suo sguardo era vuoto.

Successivamente, ha raccontato di aver avuto un’esperienza extracorporea, anche se l’ha descritta come un sogno: “Ricordo di aver sognato di essere in una stanza bianca o luminosa, e fluttuavo nella stanza guardando giù il mio corpo. Pensavo di stare per morire. Non avevo paura e il sogno non era spiacevole.”

I dati EEG hanno indicato uno stato di sonno. Tuttavia, la donna ricordava tutti gli eventi del suo sogno dopo l’intervento chirurgico, anche se era incosciente. Secondo i medici, la paralisi del sonno o un meccanismo simile è la spiegazione migliore per quanto accaduto.

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L’articolo è stato pubblicato a luglio 2024 su A & A Practice.

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