Ricercatori dalla Nuova Zelanda, guidati da Nicole Lindsay, hanno scoperto un collegamento tra diversi stati di fase. Gli autori hanno reclutato 312 volontari, inclusi sopravvissuti a NDE e un gruppo di controllo composto da persone che non sono mai state vicine alla morte. I ricercatori volevano scoprire quale impatto avessero le NDE sui sogni.

I risultati hanno mostrato che le persone sperimentano più sogni lucidi e vividi, incubi e esperienze extracorporee dopo la morte clinica. Prestano anche più attenzione ai sogni in generale e li utilizzano per scopi creativi e per risolvere problemi.

Paradossalmente, nonostante l’aumento del numero di incubi, i sogni dei sopravvissuti erano in generale anche più positivi rispetto a quelli del gruppo di controllo. Inoltre, i ricercatori sono rimasti sorpresi nel trovare che le NDE potrebbero curare la paralisi del sonno, dato che tali esperienze sono spesso associate a stress e traumi psicologici. Da questo, gli autori hanno concluso che la paralisi del sonno è un fenomeno distinto dai sogni lucidi e dalle esperienze extracorporee.

Hai notato una connessione tra gli stati di fase?

L’articolo è stato pubblicato nell’agosto 2024 su Dreaming.

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