The Good Night (2007) non è solo un film sui sogni lucidi, è una storia oscura di fuga dalla realtà. Impantanato nella routine e nell’insoddisfazione, Gary trova conforto nei suoi sogni, dove aspetta la sua amante ideale, Anna. Ma più si immerge nel mondo dei sogni, più ampio diventa il abisso tra i suoi sogni e la realtà.

Il film pone una domanda filosofica: vale la pena evitare i problemi entrando in un mondo di illusioni? L’umorismo assume un tono amaro e i momenti ottimisti vengono rapidamente sostituiti dalla delusione. Danny DeVito, che interpreta un mentore da sogno lucido, sottolinea questa tendenza. “Ti ha consumato, vero? Pensi che la cosa reale sia lì dentro, e questo è solo uno spreco di spazio”. Questo film è per coloro che sono stanchi del banale e sono alla ricerca di una fiaba ma hanno paura di perdersi in essa per sempre.

Nel film, Mel, interpretato da DeVito, insegna a Gary le tecniche per i sogni lucidi:

1. Guarda le tue mani spesso e con attenzione.

2. Guardati allo specchio.

3. Astenersi dai sonniferi, invece, correre fino alla stanchezza la sera, poiché questo garantisce una buona notte di sonno.

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