Uno studente su tre, più o meno, sperimenta la paralisi del sonno (SP). Le ragioni dell’alta prevalenza di SP tra gli studenti non sono del tutto chiare. Un gruppo di scienziati polacchi (Wróbel-Knybel, Flis, Rog e Karakuła-Juchnowicz) con la partecipazione del noto ricercatore di Harvard Baland Jalal ha condotto un sondaggio su più di duemila studenti polacchi per identificare alcuni modelli.
Tra i possibili fattori di influenza ci sono l’aumento dell’ansia, così come il consumo di sostanze psicoattive (caffeina, alcol, nicotina) e la scarsa igiene del sonno. Secondo gli autori, è necessario prendere in considerazione anche abitudini alimentari scorrette, problemi in famiglia e nelle relazioni, problemi finanziari e difficoltà nel superare lo stress, che spesso accompagnano la vita dei giovani.
Allo stesso tempo, come aggiungono gli stessi ricercatori, i loro risultati relativi all’attività fisica possono sembrare paradossali: i partecipanti al sondaggio che hanno sperimentato almeno un episodio di SP erano fisicamente più attivi di quelli che non avevano mai vissuto questo fenomeno. Le persone che fanno esercizio fisico più spesso hanno sperimentato più episodi di SP. Tuttavia, questo ha riguardato coloro che hanno disturbi o prendono antidepressivi. Gli autori concludono che è necessario prendere in considerazione molti fattori: sesso, età, tempo e intensità dell’attività fisica, ecc. Quindi l’argomento richiede uno studio dettagliato.
I partecipanti che avevano un maggiore livello di ansia hanno anche sperimentato SP con maggiore frequenza. E questo riguardava soprattutto gli uomini. Non c’erano differenze significative nel livello di ansia tra le donne. Gli uomini che avevano sperimentato almeno un episodio di SP nella loro vita avevano livelli di ansia significativamente più alti rispetto a quelli che non avevano familiarità con la SP.
Avete notato l’influenza di questi fattori negli episodi di paralisi del sonno?
L’articolo è stato pubblicato nel febbraio 2022 sul sito Research Square.