Non è un segreto che molti praticanti di sogni lucidi sappiano come controllare il contenuto dei loro sogni. Questo fenomeno ha suscitato grande interesse anche tra sviluppatori e ingegneri. Così, nell’agosto 2020, gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology, guidati da Adam Haar Horowitz, hanno guardato ai sogni lucidi come base per lo sviluppo di un dispositivo di controllo dei sogni.
Il dispositivo, chiamato Dormio, è costituito da un sensore avvolgente il dito che tiene traccia dei modelli di sonno e una app che adopera messaggi registrati per suggerire temi onirici. Quando il dormiente entra in uno stato di ipnagogia – la fase iniziale del sonno semi-cosciente che si verifica quando ci si addormenta – il dispositivo emette informazioni mirate che consentono di incorporarle direttamente nel contenuto del sogno.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Consciousness and Cognition, gli autori hanno condotto un esperimento su 50 partecipanti. I soggetti hanno prima registrato a voce ciò che vorrebbero vedere nel sogno tramite l’applicazione. Un dispositivo speciale, un rilevatore del sonno, ha quindi monitorato la frequenza cardiaca del soggetto e altre caratteristiche per determinare quando sono entrati nello stato di ipnagogia.
In quel momento, il tracciatore del sonno di Dormio ha interagito con l’app, che ha inviato messaggi audio a intervalli di tempo specifici. Gli scienziati hanno notato che spesso i suggerimenti si trasformavano nel corso del sogno, diventando sempre più bizzarri. Tuttavia, nel 67% dei sogni, i soggetti vedevano ancora l’oggetto desiderato.
Sebbene lo sviluppo di tali dispositivi non sia stato ancora perfezionato, gli scienziati sono fiduciosi che possa già essere utilizzato per sviluppare la creatività, imparare una lingua straniera o affrontare fonti di stress. E nel caso in cui l’utente voglia immergersi in una realtà alternativa, questa conoscenza può essere utile anche per i praticanti di sogni lucidi.
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