Un essere umano è un insieme di neuroni; emozioni, senso del sé, libero arbitrio – tutto questo non è altro che il comportamento di numerose cellule nervose. In altre parole, è il risultato del calcolo del nostro cervello. Esso crea la realtà virtuale in cui viviamo. Questo messaggio è stato comunicato dal ricercatore cinese Qihua Chen alla 4°International Conference on Humanities Education and Social Sciences.
Il cervello umano cattura i sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto) e raccoglie le informazioni, le classifica e reagisce allo stesso insieme di stimoli al prossimo contatto. Sulla base di questo, Chen si è interessato a come il cervello funzioni in situazioni insolite e critiche, comprese le esperienze di pre-morte (NDE) e i sogni. L’autore lega insieme NDE, sogni lucidi ed esperienze fuori dal corpo, cioè gli stati di fase.
NDE è un’esperienza soggettiva, si verifica al momento di una minaccia alla propria vita. Spesso include l’esperienza di lasciare il corpo, ritornare coscientemente nel corpo, volare attraverso un tunnel, veder scorrere davanti agli occhi il filmato della vita. Questi fenomeni, secondo l’autore, possono essere in gran parte spiegati dai calcoli del cervello. Per esempio, l’accuratezza delle esperienze fuori dal corpo si basa sui dati della nostra memoria.
La maggior parte delle storie di NDE sono raccontate da pazienti adulti. Si tratta di persone che hanno già pensato alla morte, anche fugacemente e superficialmente. Il processo di pensiero ha generato una certa immagine e il cervello l’ha ricordata. Come risultato, una persona al momento della morte clinica ha visto la luce alla fine del tunnel o un altro miracolo. Allo stesso tempo, il ricercatore traccia un’analogia con i sogni, indicando che si tratta della stessa elaborazione di informazioni da parte del cervello.
Cosa pensi dell’ipotesi dell’autore?
Il testo della relazione è stato pubblicato nel dicembre 2021 sul sito Atlantis Press.