L’interesse occidentale per i sogni lucidi è solo la punta dell’iceberg, secondo l’antropologo americano Bruce Knauft. Il buddismo tibetano ha un sistema di pratiche di lunga data noto come yoga dei sogni, che consente di diventare lucidi all’interno di un sogno e alterarne attivamente il contenuto. Questo, secondo l’autore, indica la necessità di un’esplorazione più profonda dell’interconnessione tra approcci occidentali e orientali allo studio della coscienza.

Un concetto chiave nella tradizione tibetana è il sambhogakaya, il corpo del godimento, un livello di realtà che si manifesta nei sogni lucidi e rivela la relatività delle nostre percezioni ordinarie e sveglie. All’interno del sambhogakaya, i filtri culturali e personali attraverso i quali vediamo il mondo diventano evidenti, presentandoci la possibilità di trascenderli.

L’autore suggerisce che studiare il sambhogakaya attraverso la pratica del sogno lucido può essere un potente strumento per la crescita personale. Permette di smantellare gli schemi mentali abituali e ricostruirli in una percezione più lucida e liberata della realtà. L’autore chiede di unire gli approcci scientifici e spirituali nello studio di questo stato.

Sei un sostenitore di un approccio scientifico o spirituale alla pratica del sogno lucido?

L’articolo è stato pubblicato nel marzo 2025 nel libro Dreaming and the Imagination

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