La paralisi del sonno è uno degli stati di fase, e le persone possono entrare in sogni lucidi a partire da essa. Tuttavia, viene spesso descritta come un malfunzionamento del cervello e una manifestazione di profondi problemi psicologici e traumi. Questa prospettiva è stata presentata in una dissertazione dalla ricercatrice americana Victoria Sloane Hofer, la quale raccomanda di esaminare questo fenomeno attraverso il prisma della neurobiologia, degli studi culturali e della psicologia.
L’autrice menziona che la paralisi del sonno viene talvolta trattata con antidepressivi che sopprimono la fase REM del sonno. Tuttavia, questo metodo di trattamento non è efficace se gli episodi sono legati a traumi passati, compresi quelli inconsci. Le spaventose allucinazioni che una persona sperimenta possono fornire indizi su conflitti interiori e problemi irrisolti.
Invece di ricorrere ai farmaci, la ricercatrice consiglia di creare un ambiente sicuro per elaborare le proprie emozioni e i ricordi dolorosi. È meglio immergersi nella paura piuttosto che evitarla. Inoltre, è fondamentale considerare la religione e la cultura dell’individuo, poiché questi fattori influenzano le visioni sperimentate durante la paralisi del sonno. L’autrice invita gli scienziati di diverse discipline a collaborare, sottolineando la necessità di una soluzione globale.
Se hai vissuto episodi di paralisi del sonno, cosa pensi li abbia causati?
La dissertazione è stata presentata nel marzo 2025 ed è disponibile su ProQuest.