Il termine “fase” unisce lo stato dei sogni lucidi, delle esperienze fuori dal corpo e di pre-morte, delle paralisi del sonno e dei falsi risvegli. Il collegamento di questi fenomeni ha interessato uno psicoterapeuta dell’Istituto Jung in Svizzera Art Funkhouser, che ha condotto uno studio pilota pubblicato sull’International Journal of Dream Research.
Lo scienziato ha suggerito che l’esperienza di pre-morte ha una forte influenza sulle persone, influenzando anche i loro sogni. La NDE è ancora piuttosto rara (storie simili sono state trovate nel 95% delle culture del mondo) e non è stato facile trovare intervistati per lo studio: la raccolta dei dati ha richiesto due anni.
I risultati mostrano che le esperienze di pre-morte portano ad un aumento significativo del numero di sogni positivi, vividi e spirituali. È cresciuto il richiamo e l’interesse per i propri sogni e per i sogni di altri. Quasi il 50% dei partecipanti ha riferito che l’NDE li ha aiutati a capire meglio i loro sogni o il sognare in generale.
Altre ricerche di Funkhouser mostrano un notevole miglioramento nella capacità di ricordare i sogni dopo la NDE: dal 43% al 73%. Inoltre, la lunghezza del tempo tra l’inizio del sonno e l’inizio della prima fase REM aumenta, ma il tempo trascorso in questa fase non cambia.
Funkhouser ha definito il suo uno studio pilota. È insignificante in termini di numero di partecipanti (solo 46 persone), così come scarsamente verificabile, poiché i questionari sono stati compilati anonimamente su Internet, senza la possibilità di comunicare di persona e assicurarsi che l’esperienza di pre-morte sia accaduta davvero.
Come scrive l’autore, pare nessuno abbia ancora studiato seriamente l’influenza della NDE nei sogni. E naturalmente, in futuro, questo richiederà un’analisi più approfondita.
L’articolo è stato pubblicato nel maggio 2021 sulla rivista: International Journal of Dream Research
