La pratica della consapevolezza prevede in genere l’esecuzione di esercizi di concentrazione, cioè una persona dovrebbe essere “qui e ora” e osservare i propri pensieri, sentimenti, sensazioni corporee e il mondo circostante. È logico supporre che una tale pratica aumenterebbe il numero di sogni lucidi che una persona ha. Tuttavia, i ricercatori Balt, Nieuwenhuis e Bruin dai Paesi Bassi ritengono che non sia così semplice.
Gli autori hanno analizzato 555 articoli su questo argomento dai principali database scientifici e hanno scoperto che la connessione tra queste pratiche non è convincente. I risultati possono essere distorti da altri fattori, ad esempio, i partecipanti possono aver praticato la meditazione o aver avuto un’esperienza significativa con sogni lucidi. Anche il sesso, l’età e la capacità di ricordare i sogni avrebbero potuto influenzare i risultati.
Tuttavia, questo non significa che non ci sia connessione. Significa semplicemente che è necessaria una metodologia di ricerca unificata per confermare la connessione. È anche necessario considerare che ogni persona è un individuo e che i risultati possono differire in base alle caratteristiche e alle esperienze di ciascun rispondente.
Hai praticato la meditazione o la concentrazione? Ha influenzato i tuoi sogni lucidi?
L’articolo è stato pubblicato nell’aprile 2025 su Dreaming.



