I ricercatori italiani Costanza Colombo e Nicola Cellini hanno condotto un altro sondaggio sulla paralisi del sonno tra gli studenti. Gli studenti vengono spesso scelti come rispondenti: si ritiene che lo stress e le continue interruzioni del sonno contribuiscano alla paralisi del sonno. Gli autori hanno intervistato 432 persone. L’ipotesi è stata confermata: il 37,5% ha sperimentato questa condizione almeno una volta nella vita.
Interessante notare che l’84% ha riferito di non riuscire a muoversi o parlare durante l’episodio. Significa che il resto è stato in grado di farlo durante la paralisi del sonno? Tra gli altri sintomi comuni ci sono una sensazione di intorpidimento (anche questo non in tutti), una sensazione di presenza nella stanza, paura della morte, pressione sul petto, allucinazioni visive e uditive. A proposito, alcuni partecipanti (anche se solo il 2%) hanno provato emozioni positive durante questi episodi: calma, rilassamento e felicità.
Gli scienziati non hanno riscontrato differenze tra uomini e donne. Anche l’età non ha influito (sono stati intervistati giovani di età compresa tra 18 e 35 anni). Tuttavia, i modelli di sonno sembrano essere rilevanti: i nottambuli erano molto più inclini a riportare la paralisi del sonno rispetto ai mattinieri. Forse gli stili di vita notturni sono meno salutari, credono i ricercatori.
Hai mai sperimentato una paralisi del sonno senza paralisi (quando potevi muoverti e parlare)?
L’articolo è stato pubblicato nell’agosto 2024 su Sleep Medicine.