I ricercatori hanno ripetutamente notato somiglianze tra le esperienze di pre-morte e gli effetti delle droghe psichedeliche. Tuttavia, è estremamente difficile trovare soggetti disposti a partecipare a ricerche scientifiche su questo argomento, poiché devono aver sopravvissuto a un coma e avere esperienza con gli psichedelici. Charlotte Martial (Belgio), Robin Carhart-Harris e Christopher Timmermann (Regno Unito) sono riusciti a trovare 31 individui che soddisfacevano questi criteri.
I partecipanti hanno completato un sondaggio. Tutti erano stati in coma o in terapia intensiva per più di un’ora e avevano provato LSD, psilocibina, ayahuasca, DMT o mescalina. La stragrande maggioranza ha notato l’incredibile realismo di entrambe le esperienze, descrivendole come più intense della realtà stessa. Altre coincidenze includevano una percezione alterata del tempo, un senso di pace, luce intensa, premonizioni, una revisione della vita e sentimenti di vuoto.
Tuttavia, durante le esperienze di pre-morte, le persone provano un forte senso di morte, mentre le esperienze psichedeliche evocano sensazioni più insolite. Gli autori aggiungono che gli psichedelici coinvolgono attivamente il sistema visivo, mentre le esperienze di pre-morte tendono a disturbare maggiormente le sensazioni corporee. Anche gli effetti a lungo termine differiscono: gli psichedelici rendono le persone più amichevoli e aperte, mentre le esperienze di pre-morte riducono la paura della morte.
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L’articolo è stato pubblicato nell’agosto 2024 su Neuroscience of Consciousness.
*Le droghe e le piante possono avere effetti collaterali e dovrebbero essere utilizzate solo sotto consulto medico. Questo articolo non incoraggia esperimenti indipendenti.