Il metodo scientifico di registrazione dei sogni lucidi, basato sull’istruzione ai sognatori di muovere gli occhi in un sogno al momento della consapevolezza, è stato applicato per la prima volta alla fine degli anni Settanta. Tuttavia, un nuovo studio dello scienziato brasiliano Sergio Arthuro Mota-Rolim del Brain Institute dell’Università Federale di Rio Grande do Norte di Natal, si chiede ora se questo metodo sia sufficientemente affidabile per valutare i sogni lucidi.
La connessione tra i movimenti degli occhi durante il sonno e le successive immagini visive che si verificano durante il sonno REM è stata notata dagli scienziati già negli anni ’50. Un po’ più tardi è stata avanzata una “ipotesi di scansione”, in cui si è notato che i movimenti degli occhi durante il sonno sono controllati dalle immagini del sogno, in modo simile a come, durante la veglia, gli occhi si muovono verso gli oggetti che una persona sta guardando.
Così, è stata sviluppata la tecnica del movimento degli occhi durante il sonno REM, grazie alla quale gli scienziati hanno standardizzato la procedura per registrare la presenza di sogni lucidi in condizioni di laboratorio. Tuttavia, sempre più studi stanno ora contestando questo fatto.
La domanda più importante per gli scienziati è la capacità fisiologica di muovere gli occhi consapevolmente durante il sonno. Inoltre, non tutti i movimenti oculari REM sono il risultato del tracciamento delle immagini dei sogni. Infatti, molti scienziati credono che il movimento degli occhi durante il sonno REM sia causato da diversi fattori, uno solo dei quali è la presenza di immagini del sogno.
Una delle maggiori sfide al metodo esistente è che alcuni partecipanti agli esperimenti di laboratorio riferiscono di non aver sognato nonostante i loro occhi si muovessero, e viceversa. Nelle persone non vedenti dalla nascita non si osservano movimenti oculari, mentre in un esperimento condotto su gatti la cui vista si era degradata con l’età, il movimento degli occhi era ancora preservato.
Gli scienziati non sono ancora sicuri se è possibile muovere gli occhi senza segni di risveglio o di veglia, in quanto alcuni studi degli ultimi anni hanno dimostrato che i movimenti oculari durante il sonno REM si verificano senza modificare il tono muscolare, sotto l’influenza di micro-risvegli, e questo può indicare una fase transitoria del sonno. Pertanto, ci sono sempre più prove che suggeriscono che i dati relativi a questo metodo di registrazione dei sogni lucidi devono essere aggiornati per le ricerche future.
Lo studio è stato pubblicato nell’ aprile 2020 sulla rivista scientifica Frontiers in Neuroscience.