Il tipo 1 di narcolessia (NT1) è una disfunzione cronica del sonno caratterizzata da sonnolenza diurna con rapida transizione al sonno REM. Chi soffre di NT1 ha più probabilità di altri di sperimentare la paralisi del sonno e sogni lucidi, che potrebbero quindi portare a conseguenze positive
In un recente studio, gli scienziati dell’Università di Bologna, condotti da Anita d’Anselmo, ha provato che le persone che soffrono di questo tipo di narcolessia tendono ad essere più creative. Per dimostrare le loro ipotesi, gli autori hanno condotto uno studio coinvolgendo 66 pazienti con tipo 1 di narcolessia.
I volontari hanno compilato dei questionari, che sono stati usati per determinare le loro abilità creative. In seguito hanno eseguito un test di valutazione creativa nel quale veniva loro chiesto di suggerire modi originali per l’utilizzo di oggetti ordinari. I risultati hanno dimostrato che non solo coloro affetti da narcolessia hanno un maggiore indice di creatività rispetto alle persone comuni, ma che erano anche in grado di elaborare diverse idee originali alla volta.
Secondo gli scienziati, il motivo risiederebbe nelle frequenti allucinazioni ipnagogiche che avvengono nello stato transizionale tra il sonno e la veglia. Come il sogno lucido, l’ipnagogia coinvolge la mente e il subconscio allo stesso tempo. In questo stato il paziente sperimenta un flusso libero di coscienza, o l’effetto di “mente errante” , che a sua volta sviluppa il pensiero creativo.
Lo studio è stato pubblicato a Dicembre 2020 nella rivista Natura e Scienza del Sonno.