Gli scienziati che studiano i disturbi del sonno presso l’ospedale universitario Pitié-Salpêtrière di Parigi hanno pubblicato un nuovo studio sulla paralisi del sonno usando i dati dell’elettroencefalogramma (EEG).
Nell’analisi EEG, vengono utilizzati intervalli di frequenza speciali per rilevare lo stato di veglia o sonno REM. L’obiettivo degli scienziati era capire in che modo gli stati di fase differiscono dalla veglia, perchè si ritiene generalmente che per il cervello la fase sia uno stato intermedio tra il sonno e la veglia.

Gli autori dell’esperimento, guidato da Greta Mainieri MD, sono stati capaci di registrare le caratteristiche della poli-sonnografia grazie a 4 partecipanti durante la paralisi del sonno ed i falsi risvegli, e quindi nello stato di veglia e durante il sonno rem.

I dati ottenuti mostrano che durante la paralisi del sonno e i falsi risvegli, più del 70% delle EEG era occupato dal ritmo theta del cervello – un indicatore caratteristico dello stato di sonno REM. Pertanto si presume, che durante questi episodi, il cervello non sia in uno stato di veglia, ma ancora in sogno. C’è una ragione quindi, per qui la paralisi del sonno è stata a lungo associate al sonno Rem.

Lo studio è stato pubblicato nel dicembre 2020 nel Journal of Clinical Sleep Medicine

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