Gli scienziati hanno raccolto più volte statistiche sulla paralisi del sonno (PS), cercando di capire quante persone in media sono colpite da questo fenomeno e cosa lo caratterizza. Un altro studio è stato condotto da autori degli Stati Uniti (Ohayon) e della Svezia (Pakpour). Il vantaggio di questo lavoro è un ampio campione di intervistati: più di diecimila persone provenienti da otto stati americani.
Secondo gli autori, l’incidenza a un anno della paralisi del sonno è del 2,7% nella popolazione. I fattori di rischio sono i seguenti:
– giovane età (la metà degli intervistati ha notato che gli episodi di PS sono iniziati nell’adolescenza)
– appartenere alla razza nera (probabilmente una conseguenza di convinzioni culturali o spirituali, nonché un basso status socio-economico, che porta ad un aumento dello stress)
– dolore cronico
– profonda depressione
– indice di massa corporea basso
In termini di genere non sono state riscontrate differenze: uomini e donne hanno mostrato quasi la stessa frequenza di paralisi del sonno. I ricercatori forniscono anche una spiegazione biologica per la bassa prevalenza di PS tra le persone anziane: man mano che invecchiano, il sistema nervoso centrale matura e vari disturbi del sonno (paralisi del sonno, sonnambulismo, ecc.) diventano sempre più rari e alla fine cessano.
Uno dei risultati interessanti dello studio è la connessione trovata tra dolore cronico e PS. Il problema sta nell’uso di farmaci antipiretici e analgesici: il loro uso influisce negativamente sul regime generale del sonno – di conseguenza, la frequenza può aumentare.
Quali sono le tue possibilità di sperimentare la paralisi del sonno?
L’articolo è stato pubblicato nel giugno 2022 sulla rivista Sleep Medicine.