Praticanti, scienziati, ricercatori e filosofi hanno lungo affrontato il tema dei sogni lucidi. Ma questo tema ha recentemente suscitato l’interesse della medicina clinica:
William Camann, un anestetista di Boston, ha pubblicato un breve articolo in una rivista scientifica di come utilizza i sogni lucidi per i pazienti.
Prima di iniettare un anestetico per la chirurgia, Camann cerca sempre di preparare i pazienti nel modo giusto, facendoli rilassare dicendo loro qualcosa di piacevole e spesso aggiunge: “scegli un bel sogno…”. A volte i pazienti raccontano i dettagli delle loro fantasie, una bella spiaggia, una foresta tranquilla, un post divertente dove rilassarsi.
Ma un giorno un paziente ha risposto “Non si possono scegliere i propri sogni”. “Ero francamente senza parole, in 40 anni di anestesia non avevo mai sentito questa risposta”.
Non poteva smettere di pensarci. Possiamo davvero scegliere i nostri sogni? Per questo motivo quindi l’anestesista è arrivato ad approfondire tema dei sogni lucidi. Ha studiato i libri di Aristotele e Castaneda così come ha visto i film popolari di Inception e Vanilla Sky, ed ha cercato di sperimentare personalmente questo fenomeno.
A prima occhiata questo nuovo interesse non ha fatto molta differenza nel lavoro del dottore ma lui consiglia ancora ai pazienti di scegliere un bel sogno, prima della chirurgia. Il paziente sceglierà un sogno? Se lo ricorderà?
Cosa ne pensi: quali altre professioni potrebbero utilizzare i sogni lucidi?
L’articolo è incluso nel prossimo numero di ottobre 2021 della rivista Anesthesia & Analgesia.