Immagina che la porta del sogno di qualcun altro sia aperta, e non solo tu possa dare un’occhiata, ma anche cambiare le regole del gioco. È esattamente ciò che accade nel fantasy adolescenziale Silver e il Libro dei Sogni, un film basato sul primo libro della trilogia di Kerstin Gier. Liv Silver, una studentessa che sta affrontando il lutto per la perdita del padre, si trasferisce a Londra, dove sua madre ha trovato un nuovo compagno. La vita di Liv cambia radicalmente: scopre che il suo fratellastro Grayson e i suoi amici sono esperti sognatori lucidi e sanno come influenzare i sogni delle altre persone.
La trama ruota attorno a un misterioso e magico libro. Dopo averlo letto e aver compiuto un rituale, è possibile esprimere un desiderio in sogno, il quale si suppone venga esaudito nella realtà. Ma c’è un problema: il rituale richiede una vergine. I ragazzi ne avevano una, ma ha avuto un crollo durante un sogno lucido ed è finita in un ospedale psichiatrico. I ragazzi invitano Liv a unirsi a loro, promettendo di rivelarle i segreti della manipolazione onirica. Ma non tutti i sogni sono piacevoli: alcuni sono spaventosi, e ciò che accade in sogno può materializzarsi nella realtà.
I giovani sognatori lucidi hanno a disposizione diverse tecniche, anche se la maggior parte appartiene al regno della fantasia — la principale è proprio il libro, che è una fonte di conoscenza e potere per manipolare i sogni. Conoscono anche rituali che permettono l’accesso a sogni lucidi e la capacità di influenzare la realtà. I personaggi imparano inoltre a modificare insieme il corso dei sogni. La domanda principale che il film pone è: “È sicuro esaudire i propri desideri invadendo il fragile mondo dei sogni? E quali sono le conseguenze di giocare con il subconscio?”
Hai visto il film? Cosa pensi del legame tra i sogni rappresentati nel film e i veri sogni lucidi?
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