I ricercatori, fino ad ora, si sono concentrati soprattutto sulle descrizioni verbali delle esperienze di pre-morte (NDE), ma non hanno studiato le rappresentazioni grafiche dei racconti dei sopravvissuti. L’autore Lerner (Israele) Laureys e Botbol-Baum (Belgio) hanno deciso di colmare questa lacuna.
Gli scienziati hanno reclutato quindici volontari e hanno chiesto loro di disegnare le loro NDE utilizzando forme geometriche di base (ad esempio, un’ellisse, una sfera, un rettangolo, un quadrato o un triangolo), segnando così lo spazio intorno a loro. I partecipanti dovevano poi descrivere il colore, il grado di illuminazione, la saturazione, il contrasto, la trasparenza e la nitidezza/sfocatura.
Poi è stato chiesto ai volontari di descrivere qualsiasi altra sensazione provata: luce, suono, gusto, tatto, temperatura, pressione, odore, dolore, ecc. È stato chiesto loro inoltre di indicare la posizione, la direzione e la velocità con frecce.
Gli autori hanno raggruppato i risultati ottenuti in tre modelli di NDE:
Modello 1. Visione a tunnel (le persone descrivevano lo spazio come un cono, un tunnel, un imbuto, un corridoio, un tubo, ecc.), nessun dettaglio colorato (solo nero, bianco o grigio), movimento lineare e continuo ad alta velocità.
Modello 2. Scene idealizzate (giardino dell’Eden, incontri con i morti, angeli), ritmo di movimento più lento. Tutto è a colori, le figure però sono spesso trasparenti, oppure le forme colorate hanno bordi sfumati, toni iridescenti o pastello. Per la forma dello spazio, i partecipanti hanno disegnato un cerchio, un’ellisse o una sfera.
Modello 3. Luce intensa che attrae come un magnete. La sensazione di illuminazione, amore incondizionato, dissoluzione dell’ego.
Come disegnereste la vostra esperienza di pre-morte, se ne avete avuta una?
L’articolo è stato pubblicato nel settembre 2022 sul sito dell’associazione Catholic University of Louvain.