Il Tibetan Dream Yoga è uno dei predecessori delle moderne pratiche di sogno lucido. Sulla base dei suoi studi sui manuali di yoga da sogno dal XIV al XVII secolo nelle tradizioni Dzogchen e Shangpa Kagyü, il ricercatore americano Michael Sheehy evidenzia tre punti chiave:
1. Plasticità percettiva: nei sogni, possiamo cambiare i colori, creare nuovi suoni o persino vedere cose che non esistono nel mondo reale.
2. Lavorare con l’immaginazione: possiamo usare un sogno lucido come un simulatore di realtà per creare situazioni e immagini mentali per praticare le abilità, risolvere problemi o semplicemente divertirci.
3. Consapevolezza del “corpo mentale del sogno”: possiamo sentire il nostro corpo in un sogno, anche se non è lo stesso della realtà. Possiamo anche volare o passare attraverso i muri. È importante essere consapevoli di queste sensazioni e controllarle.
Di quale di queste pratiche sei capace?
L’articolo è stato pubblicato nel febbraio 2025 su Dreaming.