Gli incontri con esseri spirituali sono comuni nelle esperienze di pre-morte. Tuttavia, le persone tendono a vedere Dio, angeli o l’aldilà in base alla propria religione e alle tradizioni culturali. Il ricercatore americano Robert King ha dimostrato questa connessione studiando 79 resoconti di esperienze di pre-morte che menzionano Gesù. Non sorprende che tutti i narratori provenissero da culture occidentali.
King ha consultato i siti NDERF e IANDS, dove le persone pubblicano i loro racconti di esperienze di pre-morte, cercando le parole chiave “Gesù” e “Cristo”. Le descrizioni sull’aspetto e sul comportamento di Gesù variavano notevolmente, ma l’influenza risultava sempre positiva: Gesù incoraggiava a tornare alla vita, parlava degli scopi non realizzati della persona e delle virtù (perdono, amore), condivideva conoscenze divine o rivelazioni profetiche e offriva conforto.
È importante ricordare che le esperienze di pre-morte possono essere considerate stati di fase. In un esperimento REMspace, sognatori lucidi hanno deliberatamente ricreato uno scenario tipico di esperienza di pre-morte (volare attraverso un tunnel verso una luce) durante un sogno lucido. In situazioni di pericolo di vita, le persone tendono a vedere ciò che si aspettano, influenzate dalle storie già ascoltate. Tuttavia, King conclude che tali incontri migliorano il benessere psicologico delle persone e risvegliano in loro il desiderio di vivere.
Hai mai vissuto qualcosa di completamente nuovo in uno stato di fase, che non avevi mai nemmeno immaginato nella realtà?
L’articolo è stato pubblicato nel novembre 2024 nel Journal of Anomalous Experience and Cognition.