Un gruppo internazionale di ricercatori provenienti dalla Cina, Belgio e Canada, guidato da Yan Li, ha tradotto la famosa scala delle esperienze di pre-morte di Greyson in cinese. Hanno notato che l’interesse per questo fenomeno sta crescendo in tutto il mondo e che la popolazione cinese dovrebbe essere studiata, dato che la Cina è il paese più popoloso del mondo.
La maggior parte degli studi è stata condotta in Europa occidentale o in Nord America, con pochi studi effettuati nei paesi asiatici. Finora non esisteva uno strumento per identificare ed valutare le esperienze di pre-morte in Cina. Due autori del team hanno scelto di tradurre indipendentemente la scala di Greyson dall’inglese al cinese, e altri cinque esperti hanno valutato il risultato.
Nella società tradizionale cinese, il tema della morte è un tabù. Pertanto, i ricercatori hanno chiamato il loro questionario “Scala del Contenuto dell’Esperienza”. Altre modifiche sono state apportate in conformità con la cultura e il modo di vivere cinese. Ad esempio, la parola “pensieri” è diventata “idee/opinioni”. Inoltre, tutti gli elementi sono stati formulati in modo affermativo piuttosto che come domande. Gli scienziati hanno anche ritenuto che la scala di Greyson valutasse eccessivamente positivamente le esperienze di pre-morte e hanno aggiunto elementi legati alle emozioni negative. Tuttavia, gli autori hanno fatto uno sforzo per rimanere il più possibile fedeli all’originale e hanno testato la scala completata su un gruppo di sopravvissuti a esperienze di pre-morte.
I ricercatori notano che in Cina predomina l’ateismo e la maggior parte dei loro volontari sono atei o agnostici. Tuttavia, quando elencano segni noti di esperienze di pre-morte, gli autori menzionano un altro stato di fase: l’esperienza fuori dal corpo, così come esperienze classiche come volare attraverso un tunnel verso la luce, comunicare con i defunti e gli spiriti, e provare sentimenti di armonia e unità.
Quale domanda includeresti in un sondaggio per individui che sono stati riportati in vita dopo la morte clinica?
L’articolo è stato pubblicato nel gennaio 2024 su Front. Front. Psychiatry.