Entrando nello stato di fase, termine che usiamo per i sogni lucidi e le esperienze fuori dal corpo, i praticanti si prefiggono diversi obiettivi: salute, ottenere informazioni, incontrare persone che non sono raggiungibili nella realtà, praticare abilità. Qualcuno invece ha in testa i videogiochi.

Quest’ultima opzione ha interessato gli scienziati delle università di Londra e Cornell: Chaojing Li, Sicong Zheng e Xueni Pan, che hanno condotto uno studio sulla relazione tra la realtà virtuale (VR) ed i sogni lucidi.

Ispirandosi all’esperienza dei sogni lucidi, gli scienziati hanno suggerito che il nostro modo di muoverci durante il sonno può migliorare la tecnologia di navigazione nello spazio virtuale, e tali giochi, a loro volta, contribuiscono alla formazione del sogno lucido e provocano la consapevolezza notturna.

L’ esperimento ha coinvolto 10 persone: ai volontari sono stati offerti 4 scenari sviluppati da uno dei membri del team sulla base delle trame dei suoi sogni ricorrenti. I partecipanti dovevano raggiungere un punto specifico nello spazio disegnato con movimenti naturali degli occhi, come facciamo in un sogno. A sua volta, il programma ha risposto utilizzando il metodo Eye-tracking.

I ricercatori citano l’esperienza di altri scienziati, sostenendo che quando si allenano in VR, alcune persone iniziano ad avere maggiormente più sogni lucidi.

Questa ipotesi non è confermata in questo esperimento, ma se lo sviluppo della realtà virtuale non influenza il sogno lucido, allora il miglioramento della navigazione nello spazio virtuale con l’uso dell’esperienza del sogno è già avvenuto. I dispositivi hanno registrato che l’attività del bulbo oculare è superiore rispetto a quando si usa HMD, pur mantenendo gli stessi indicatori di velocità di movimento e distanza percorsa.

Lo studio è stato presentato ad aprile 2021 al IEEE Conference on Virtual Reality

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